
A Milano si è tenuta ieri la conferenza stampa per la presentazione dei risultati della ricerca Doxa Kids che hanno dato origine al progetto “Muoviamoci Ragazzi!”, lanciato a fine anno da Disney Italia facendo sistema con alcune delle principali Federazioni (e tra queste la FIP) e con la scuola, per dare voce allo sport come momento fondamentale per stare bene e per esprimere i valori della socializzazione, della parità, della crescita personale e di gruppo.
Oltre ai “nostri”, sono intervenuti all’incontro Vanessa Ferrari, Laura Pasqua e Renato Giammarioli. In rappresentanza della FIP, anche Dino Meneghin: “Porto innanzitutto il saluto del nostro presidente Gianni Petrucci. Da anni la FIP si spende sul territorio per promuovere la pallacanestro anche nelle scuole, per sensibilizzare le fasce di età più giovani. Spesso ci chiediamo che cosa fare per contrastare l'obesità, il bullismo, il disagio. Bisognerebbe ripartire dalla scuola. Facendo sistema per portare i valori veri e il significato dell'impegno, non solo le regole. È qui che i giovani imparano a stare con gli altri. Oggi mi sento di dire che per diventare campioni bisogna scoprire i propri talenti e per farlo bisogna provare tante discipline e vedere quella che maggiormente ci dà emozione per poi proseguire con quella. Ma alla base di tutto c'è la passione, l'unica benzina che fa passare tutto e ci permette di andare avanti sempre, nonostante le sconfitte. Senza dimenticare che lo sport non è solo la pratica agonistica: fare oggi sport è un modo anche per trovare domani un lavoro, basta pensare all'abbigliamento, all'educazione alimentare, all'educazione a scuola...allora muoviamoci ragazzi!
Per i ragazzi lo sport è l’occasione per fare nuove amicizie (per il 56% degli 8-11enni) e promuove lo spirito di squadra (per il 40%) e il rispetto dell’altro (per il 32% soprattutto tra i maschi). Per i genitori lo sport è soprattutto questione di impegno ed abilità (49%). E a scuola? Per quasi la metà (47%) dei ragazzi 5-13enni l’educazione fisica è solo un’attività ricreativa più che uno spazio di avvicinamento allo sport strutturato.
Allora proprio a scuola, dove i ragazzi vivono in “comunità”, è importante trasmettere ai bambini i valori dello sport e avviarli alla passione per le varie discipline sportive, ma parlando il loro linguaggio, fatto di divertimento, allegria e gioco prima che di schemi e di regole. Non è un caso che il 40% dei 5-13enni non pratichi sport con regolarità e che si registri un calo forte soprattutto dopo i 13 anni, quando la scuola termina o cambia. La lezione di educazione fisica a scuola è oggi vissuta come un riempitivo, ma presenta grandi potenzialità!
Kathrin Ress ha parlato di quanto sia importante l’alimentazione. “Ho vissuto negli Stati Uniti e anche in altri Paesi, so quanto sia importante immettere la benzina giusta nel proprio corpo. Praticate sport, anche più di uno, e soprattuto pensate a divertirvi. E’ questo l’aspetto più importante”. Poi è stata la volta di Diego Flaccadori: “Sono ancora giovane e tutti i miei obiettivi sportivi li devo ancora raggiungere. Credo sia fondamentale porsi sempre nuovi traguardi, nuove sfide. Per chi si avvicina a uno sport l’ambizione del miglioramento deve essere centrale, anche per chi non lo pratica a livello professionistico“.
A dimostrare quanto la scuola sia aperta e pronta ad accogliere gli stimoli anche in questo ambito sono i risultati ricevuti a fine marzo: 3.000 classi che hanno aderito in solo tre mesi con oltre 500 elaborati arrivati da tutta Italia, dando voce alla propria creatività ed immaginazione per interpretare a modo loro il tema del concorso: l’importanza del “movimento” e delle corrette abitudini quotidiane.
Per le 16 le classi vincitrici il progetto non finisce oggi, potendo ora ulteriormente beneficiare e godere del premio. Si svolgeranno infatti a maggio i “16 Muoviamoci Ragazzi Day”, una serie di giornate nelle scuole in compagnia degli atleti delle Federazioni che hanno preso parte al progetto: Federazione Judo Karate Lotta Arti Marziali, Federazione Ginnastica d’Italia, della Federazione Italiana Pallacanestro (FIP) e della Federazione Italiana Rugby che, grazie al contributo di talent sportivi, hanno affiancato le scuole in questo percorso attraverso video, materiali e testimonianze.
Fonte: Ufficio Stampa Fip